Un vino… da Guinness
Moldavia, antica terra dei Daci il cui nome secondo le fonti storiografiche dovrebbe significare “molte città”. Terra sovietica troppo spesso dimenticata, custodisce nei suoi confini un tesoro prezioso, una cittadina di nome Manuc che a sua volta fa da scrigno alle ormai note cantine di Milestii Mici.
Si tratta di una vera e propria cava sotterranea realizzata per tutt’altro scopo; in quest’area geografica infatti nella prima metà del Quattrocento veniva estratta la pietra utilizzata per realizzare il fulcro monasteriale della vicina Chișinău, oggi capitale della Moldavia.
Un sorso di storia …
Fu alla fine del 1800 che venne rinvenuta la lunga galleria sotterranea che caratterizza il villaggio:chilometri e chilometri di tunnel rocciosi. Ristrutturati e ottimizzati verso la metà del 1900 sotto tutti i punti di vista, quello della pavimentazione, della volta, dell’impianto elettrico ecc. , si trasformarono a partire dal 1969 circa nella più grande cantina vinicola del mondo. Si, del mondo, motivo del quale quest’area sta per passare nella storia del Guinness dei primati, portando il nome attuale della località, ovvero Milestii Mici, la più grande azienda vinicola locale.
Alcuni numeri interessanti …
- Nascoste a 40- 80 metri sottosuolo giacciono circa 250 km di tunnel.
- Ad oggi circa 120 sono coinvolti nell’utilizzo pratico. I tunnel registrano una temperatura media che oscilla tra i 12° e i 14° con un’umidità media del 90%. Sono questi condizioni assolutamente ottimali per la conservazione del vino che ha così modo di maturare alla perfezione.
- Le gallerie moldave contano circa 2 milioni di bottiglie, tra quali si contano 70% di vini rossi perla del territorio, 20% di bianchi e un 10% di vini da dessert.
La regione del Codru è la terra più prolifera è qualitativamente migliore di tutta la Moldavia, è qui che nascono infatti i migliori Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Pinot Noir.
Il paradiso del vino
Le perfette condizioni in cui queste cantine conservano i vini prevedono oltre alla temperatura, di cui abbiamo parlato precedentemente, una assoluta condizione di buio. Viene fatta eccezione solamente nei brevi momenti in cui queste gallerie sono oggetto di visite guidate. Le bottiglie vengono periodicamente girate e mantengono un inclinazione di 30 gradi; con questo sistema fa in modo che i residui del mosto si attacchino al tappo.
Esso, prima della vendita viene estratto attraverso il congelamento che non solo evita che il sughero si sbricioli nella bottiglia, fa in modo che vengano estratti anche i depositi. La bottiglia viene poi richiusa e messa in vendita.
Un patrimonio dal valore inestimabile
Tra i 2 milioni di bottiglie presenti in queste gallerie, la metà fa parte della cosiddetta categoria dei vini d’annata. La maggior parte dei paesi europei coinvolti nella produzione di vino a scelto le cantine di Milestii Mici per conservare le loro migliori etichette. La bottiglia più longeva proviene da Gerusalemme e risale addirittura al 1902; è un vino particolare che si consuma durante la Pasqua ebraica. Per questa bottiglia venne fatta un’offerta di 90 mila Euro: venne rifiutata poiché ancora troppo bassa. Forse questo vino dal valore inestimabile non può essere di un solo individuo, ma far parte del patrimonio dell’umanità.